La vittoria per 2-4 è fondamentale in ottica secondo posto.
A una giornata dal termine l'undici lomellino conserva un punto di vantaggio sull'Hc Roma. Sabato a Castello d'Agogna ultima partita con il già retrocesso Cus Padova.
Si sa che nello sport le motivazioni fanno tanto.
La Paolo Bonomi giocava quest'oggi a Bra una gara fondamentale in chiave secondo posto.
Con l'Hc Roma che inseguiva a una sola lunghezza, era fondamentale per la squadra di Angius ottenere un risultato positivo, possibilmente una vittoria, contro i neo campioni d'Italia, quest'anno autentici dominatori, avendo vinto sinora 18 partite su 20 con due soli pareggi arrivati quando il titolo era ormai in tasca.
E' chiaro che in questo finale di stagione i piemontesi hanno mollato un po' e la Paolo Bonomi ne ha approfittato imponendosi per 2-4.
Una vittoria che consente ai biancoverdi di restare davanti all'Hc Roma, che ha superato agevolmente l'Amsicora (4-0).
Al di là di quanto detto a proposito di motivazioni, Bra non ha certo regalato nulla alla Bonomi che il successo se l'è dovuto guadagnare sul campo.
Nella prima mezz'ora, infatti, i padroni di casa hanno premuto con una certa insistenza e il portiere Padovani ha dovuto sventare parecchi corner corti.
Poi i lomellini sono riusciti a passare grazie a un tiro di rigore trasformato da Ursone e sul punteggio di 0-1 le due squadre hanno fatto rientro negli spogliatoi.
Nel secondo tempo la Bonomi è stata poi letale nelle ripartenze: il raddoppio è firmato da Lloret, poi arrivano anche le reti di Cavallini e Mourelle che mettono al sicuro il risultato, anche se nel finale il Bra ha una reazione d'orgoglio e, sfruttando anche un eccessivo nervosismo nelle fila ospiti, riesce a dimezzare lo svantaggio, ma ormai non c'è più tempo.
Nell'ultimo turno di campionato la Bonomi ospiterà il Cus Padova, che con i risultati di oggi è matematicamente retrocesso, mentre i capitolini affronteranno in trasferta un tranquillo Pisa. Occorre restare concentrati fino all'ultimo per confermare il secondo posto dell'anno scorso che schiude le porte all'Europa.
- Angelo Sciarrino